Perchè è necessario effettuare la manutenzione della caldaia?
La manutenzione della caldaia è un obbligo di legge e serve a favorire il risparmio energetico, ridurre le emissioni di gas inquinanti, e ottenere un risparmio sui consumi in bolletta e garantire la sicurezza degli impianti domestici.
Chi è il responsabile dell’esercizio e della manutenzione della caldaia?
Per responsabile dell’impianto termico si intende l’occupante, a qualsiasi titolo,in caso di singole unità immobiliari residenziali, il proprietario in caso di singole unità immobiliari residenziali non locate; l ‘amministratore in caso di edifici dotati di impianti centralizzati in condominio, il proprietario o l’amministratore delegato in caso di edifici di proprietà di soggetti diversi dalle persone fisiche; al responsabile dell’impianto che può delegarle ad un terzo mediante apposito contratto, sono affidati l’esercizio, la conduzione, il controllo, la manutenzione dell’impianto termico e il rispetto delle disposizioni di legge in materia di efficenza energetica. Il responsabile dell’impianto deve farsi carico del corretto esercizio e manutenzione dell’impianto di riscaldamento. La mancata effettuazione della manutenzione periodica comporta l’applicazione di una sanzione da un minimo di € 500,00 fino ad un massimo di € 3000,00.
Quali sono le responsabilità ed i compiti del RESPONSABILE dell’IMPIANTO TERMICO?
Il responsabile dell’impianto termico deve:
° Predisporre di un libretto d’impianto o di centrale per i soli impianti di potenza > 35 KW e far svolgere da un impresa abilitata ai sensi dell’articolo 3 del DM 377/2008 tutte le operazioni di controllo e manutenzione previste dalla legge.Al termine dell’intervento il tecnico che ha effettuato il controllo deve rilasciare al responsabile dell’impianto una copia del rapporto di controllo e manutenzione. Questa documentazione dovrà essere allegata al libretto d’impianto ( o di centrale) sul quale si dovranno aggiornare i dati relativi alle manutenzioni ed alle prove fumi effettuate.
° Regolare l’impianto in modo che non superi la temperatura media degli ambienti di 22 °c a norma di legge, la responsabilità del superamento di tale limite è imputabile all’occupante che può incorrere in sanzioni.
Il cittadino può richiedere un controllo del rispetto dei valori massimi della temperatura ambiente interna alla propria abitazione? Come viene effettuato questo tipo di controllo?
Il controllo della temperatura ambiente può essere richiesto servendosi del modulo predisposto dall’amministrazione presente nella sezione allegati.Il costo di tale controllo è a totale carico del richiedente ( per un importo di € 109,92 ). La rilevazione dei valori di temperatura dell’ aria negli ambienti dovrà essere effettuata da un tecnico qualificato.
Inquilino di un appartamento: la manutenzione e la tenuta del libretto sono di sua competenza?
Se l’impianto è individuale la manutenzione è a suo carico, in quanto in questo caso responsabile dell’impianto termico è l’ occupante dell’appartamento o unità immobiliare; se l’impianto è centralizzato la manutenzione è a carico del responsabile dell’impianto stesso( proprietario,amministratore o terzo responsabile).
CHI è il TERZO RESPONSABILE?
Il terzo responsabile è la persona giuridica che essendo in possesso dei requisiti previsti dalle normative vigenti e comunque di capacità tecnica,economica e organizzativa adeguata al numero,alla potenza e alla complessità degli impianti gestiti,è delegata dal responsabile ad assumere la responsabilità dell’esercizio,della conduzione, del controllo,della manutenzione e dell’adozione delle misure necessarie al contenimento dei consumi energetici.
QUALI SONO GLI IMPIANTI TERMICI SOGGETTI A CONTROLLO E MANUTENZIONE?
Sono gli impianti destinati ai servizi di climatizzazione invernale o estiva degli ambienti,con o senza produzione acqua calda sanitaria,indipendentemente dal vettore enrgetico utilizzato, comprendenti eventuali sistemi di produzione, distribuzione e utilizzazione del calore nonchè gli organi di regolazione e controllo. Sono compresi negli impianti termici gli impianti individuali di riscaldamento. Non sono considerati impianti termici apparecchi quali: stufe,caminetti,apparecchi di riscaldamento localizzato ad energia radiante; tali apparecchi se fissi sono tuttavia assimilati agli impianti termici quando la somma delle potenze nominali del focolare degli apparecchi al servizio della singola unità immobiliare è maggiore o uguale a 5 kw. Non sono considerati impianti termici i sistemi dedicati esclusivamente alla produzione di acqua calda sanitaria al servizio di singole unità immobiliari ad uso residenziale ed assimilate.
CHE DIFFERENZA C’è TRA LA PROVA DI COMBUSTIONE E LA MANUTENZIONE ORDINARIA DELL’IMPIANTO?
La manutenzione ordinaria consiste in quelle operazioni previste dal fabbricante degli apparecchi riportate nei libretti di uso e manutenzione,intese a conservare l’impianto in uno stato efficiente, mentre la prova combustione consiste nel verificarne i parametri in base alle soglie limite previste dalla legge.
SE NON SVOLGO LE MANUTENZIONE PREVISTE PRE LEGGE COSA PUO’ ACCADERE?
Si possono verificare conseguenze anche gravi,dovute soprattutto alla formazione e diffusione del monossido di carbonio nei locali.Il monossido di carbonio (CO) è un gas inodore,incolore,tossico, e che puo’ rivelarsi letale se respirato in alte concentrazioni e per un tempo prolungato,comunque nocivo per l’organismo anche in basse concentrazioni. Per evitare pericolose intossicazioni è importante dunque verificare il corretto funzionamento delle caldaie, e la sicurezza degli impianti di riscaldamento.
QUALI SONO LE CAUSE PER CUI SI PUO’ FORMARE E DIFFONDERE IL CO NELL’AMBIENTE IN CUI ABITIAMO?
Sono principalmente tre:
°Insufficiente aerazione nel locale ove avviene la combustione
° Cattivo funzionamento dello scarico dei fumi
° Mal funzionamento dovuto a scarsa manutenzione dell’impianto stesso
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